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Integratori alimentari: notifica elettronica, immissione in commercio e CLV

Sono ormai più di due anni che è attiva la notifica elettronica per gli integratori alimentari. Questa nuova procedura ha sicuramente generato un carico di lavoro maggiore per alcune aziende che in certi casi si sono trovate a dover rinotificare i propri integratori.

Tuttavia tale modalità di notifica permette alle Autorità di avere una migliore visione del mercato degli integratori in Italia. Con gli anni infatti l’uso di integratori alimentari in Italia ha subito una continua crescita. Si tratta di prodotti che possono essere di supporto per il buon mantenimento di uno stato di benessere.

In accordo alla definizione normativa, gli integratori sono infatti quei “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”.

L’azienda responsabile di un integratore è l’OSA (Operatore del Settore Alimentare) che lo immette sul mercato e che quindi effettua la notifica dell’etichetta al Ministero della Salute.
In questo contesto infatti la normativa è molto chiara e precisa che la notifica di integratori alimentari si effettua al momento della prima commercializzazione. Pertanto un OSA che notifica un integratore alimentare sta dichiarando, sotto la propria responsabilità, che lo sta contestualmente immettendo in commercio.

L’unica eccezione riguarda gli integratori prodotti in Paesi extra UE per i quali è necessario attendere 90 giorni dalla data di notifica per la commercializzazione.
Tuttavia, recentemente il Ministero della Salute è venuto a conoscenza di comportamenti non corretti da parte di alcuni OSA. In particolare sono stati rilevati integratori alimentari per i quali la notifica dell’etichetta non è stata accompagnata dalla contestuale immissione in commercio sul mercato italiano del prodotto oggetto della notifica oppure, in altri casi, le etichette notificate non corrispondono proprio a integratori realmente prodotti.

Tale pratica scorretta ha il duplice effetto di non offrire una visione realistica della dimensione del mercato italiano degli integratori alimentari e di interferire con le attività di controllo ufficiale sul territorio nazionale dei prodotti oggetto di notifica ministeriale.

Inoltre, deve essere considerato anche il ruolo del Certificato di Libera Vendita (CLV) che viene rilasciato dal Ministero della Salute su richiesta dell’OSA che ha notificato l’integratore alimentare.

Si tratta di un documento che attesta in UE l’effettuata notifica al Ministero e, quindi, l’esistenza materiale sul mercato italiano del prodotto notificato sulla base di quanto dichiarato dall’OSA notificante. Risulta quindi fondamentale che siano notificati soltanto gli integratori realmente immessi in commercio, come previsto dalla normativa.

Il Ministero della Salute ha pertanto invitato tutti gli organi competenti a effettuare maggiori controlli e a segnalare eventuali notifiche non conformi. Anche gli OSA sono invitati a cancellare dal sistema di notifica le notifiche non conformi provvedendo quindi a effettuare la cessazione degli integratori non conformi.

Il Ministero può anche intervenire autonomamente nell’eliminazione degli integratori alimentari che risultano notificati in maniera non conforme. È inoltre facoltà del Ministero richiedere agli OSA italiani di inserire nel sistema di notifica elettronico la documentazione rilasciata dalla ASL della effettiva esistenza dei prodotti oggetto della notifica.

Scritto da: Federica Montozzi

Foto di Monfocus da Pixabay